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Condominio: 8 cose che non tutti sanno.

23 Giugno 2021
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Condominio: 8 cose che non tutti sanno.

Regole condominiali su amministratore, regolamento, uso delle parti comuni, rumori, divisione delle spese.

Vivere nei condomini non è facile. Ma conoscere i propri diritti e doveri contribuisce a rendere la vita più pacifica. Ecco 8 cose che non tutti sanno sul condominio.

Si tratta di regole basilari che potranno aiutare a evitare le piccole e tradizionali beghe che, tuttavia, spesso portano a dover affrontare una causa in tribunale contro il vicino di casa.

Indice

1 Quando nasce il condominio?
2 Amministratore di condominio: è obbligatorio?
3 Regolamento di condominio: è obbligatorio?
4 Uso delle parti comuni
5 Divisione spese
6 Orario di rumori
7 I nomi dei morosi
8 Verande

Quando nasce il condominio?

Per formare un condominio basta che un palazzo abbia almeno 2 proprietari diversi. Il condominio si crea in automatico, senza atti o delibere. Una villetta bifamiliare è quindi già un condominio. Un uomo, proprietario di una villa, che ne doni una parte a un figlio, crea inconsapevolmente un condominio.

Il condominio ha ad oggetto le parti comuni dell’edificio come tetto, fondamenta, scale, facciate, ecc.
Amministratore di condominio: è obbligatorio?

Il condominio deve avere un amministratore solo se i condomini sono più di 8. Diversamente, la sua nomina non è necessaria. In quel caso, però, dovranno essere i condomini a gestire la cosa comune trovando di volta in volta un accordo o avvicendandosi l’un l’altro negli adempimenti richiesti dalla legge.
Regolamento di condominio: è obbligatorio?

Il condominio deve avere un regolamento solo se il numero dei condomini è superiore a 10. Altrimenti può non averlo.
Uso delle parti comuni

Tutti i condomini possono usare le parti comuni dell’edificio, come il giardino, il cortile, il tetto, la terrazza, i pianerottoli o l’atrio. Ma nel fare ciò incontrano due limiti:

non possono impedire agli altri condomini di fare altrettanto, il che significa che non è possibile occupare troppo spazio;
non bisogna snaturare la funzione dell’area in questione, utilizzandola cioè per scopi che non sono propri.

Così, ad esempio, è vietato parcheggiare bici e motorini nell’androne del condominio anche di notte, mentre è lecito installare sul tetto un pannello fotovoltaico purché non occupi un’area più estesa rispetto alla quota millesimale del condomino in questione.

A ciascun condomino spetta l’uso del cortile per il parcheggio: è sbagliato pensare che chi ha l’appartamento più grande abbia diritto a uno spazio maggiore, salvo che il regolamento disponga diversamente.

Ogni condomino può eseguire lavori sulle parti comuni, a proprie spese, per un miglior godimento della sua proprietà. Potrebbe così aprire una seconda porta d’accesso sul pianerottolo. Ma non può chiudere il pianerottolo con un cancello impedendo agli altri condomini di accedervi trattandosi di un’area comune.

Si possono mettere vasi e fiori nel pianerottolo senza però dar fastidio ai vicini.
Divisione spese

Tutti i condomini partecipano alle spese comuni in proporzione ai propri millesimi, anche se non dovessero utilizzare – per volontà – i servizi condominiali. Quindi, chi non usa l’ascensore deve ugualmente pagare per la sua manutenzione perché comunque, volendo, potrebbe utilizzarlo. A pagare la manutenzione di scale ed ascensore sono anche i condomini che vivono al primo piano (potrebbero ad esempio recarsi ai piani superiori o sul tetto).

Quando l’uso dei servizi è diverso, il regolamento può disporre una diversa ripartizione in base all’uso (è proprio il caso dell’ascensore).
Orario di rumori

Se il regolamento non dice nulla, la legge non indica un orario entro cui bisogna osservare il silenzio assoluto. Il Codice civile si limita a dire che, nell’arco di tutta la giornata, i rumori non devono essere “intollerabili”, tenuto conto dei rumori di fondo. Questo significa che l’intollerabilità si valuta anche in base all’orario: tanto più si fa sera, tanto più bisogna ridurre le emissioni rumorose.

Se il rumore viene ascoltato da poche famiglie non si commette il reato di disturbo della quiete pubblica ma un semplice illecito civile che darà la possibilità di ricorrere al giudice civile affinché emetta un ordine di inibitoria nei confronti del responsabile. Se invece il rumore viene sentito da tutto il palazzo o dal circondario, il responsabile commette reato e può essere denunciato.
I nomi dei morosi

L’amministratore può rivelare ai condomini i nomi di chi non paga le quote. Contro di loro può agire l’amministratore o anche un singolo condomino
Verande

Per chiudere il terrazzo non bisogna chiedere il permesso all’assemblea. Ma non è possibile neanche violare l’estetica del palazzo o pregiudicare la sua stabilità. Diversamente, il condominio può chiederne la demolizione.

Visto su: La Legge per Tutti

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